Amori non corrisposti

Non ti stranire, non sei capitato/a alla pagina rosa di una rivista femminile. Tempo fa chiacchieravo di libri con un’amica e mi sono trovata a ricordare un libro, “La città della gioia” di Dominique Lapierre, la cui lettura, a suo tempo, mi aveva molto colpito. Quei pochi che non hanno letto il libro, né visto l’omonimo film di Roland Joffé, sappiano che, la narrazione è ambientata in una bidonville di Calcutta, dove un brillantissimo medico statunitense, in profonda crisi personale e professionale, non solo ritrova se stesso, bensì incontra il suo vero io, scoprendo che la vera ricchezza è condividere la povertà con amore.

Un proverbio indiano dice: “Tutto ciò che non è donato, è perduto”, questo è il segreto della ricchezza: il dare. Anche mia mamma, che non era certo un saggio guru indiano, piuttosto una lombarda tutta programmazione ed efficienza, diceva qualcosa di simile: “Più dai, più ce n’è per te!” La Scrittura ci attesta che Gesù stesso disse: “… c’è più gioia nel dare che nel ricevere” (Atti 20:35). Nondimeno Gesù ci insegna che il dare, per avere valore, deve essere disinteressato: “Quando fai un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i vicini ricchi; perché essi potrebbero a loro volta invitare te, e così ti sarebbe reso il contraccambio; ma quando fai un convito, chiama poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai beato, perché non hanno modo di contraccambiare; infatti, il contraccambio ti sarà reso alla risurrezione dei giusti” (Luca 14:12-14). Dalla Parola evinciamo che l’Amore per eccellenza è quello che si dona totalmente, rinunciando a se stesso per il bene dell’altro: “Nessuno ha amore più grande di quello di dar la sua vita per i suoi amici” (Giovanni 15:13). Gesù ha fatto di più: ha dato la Sua vita per te e per me, quando ancora eravamo “lontani”, che è un eufemismo per dire “nemici”. Quale amore! Agostino d’Ippona diceva di Gesù: “E’ più fraterno di ogni fratello, è più amichevole di ogni amico, è più amorevole di ogni amore”. Non mi dire: “Non m’interessa!” perché non ci credo! Sei mai stato/a innamorato/a di qualcuno/a che non ti si filava per niente? Quanto hai sofferto? Non c’è niente di più triste di un amore non corrisposto. E’ anche peggio di un amore tradito, anche di questo Gesù ha esperienza (Giovanni 13:27; Luca 22:61), perché un amore tradito ha margine di recupero, non foss’altro perché ha memoria di se stesso. Un amore non corrisposto è sterile, è uno spreco, è solo triste. Una massima indiana recita così: “Stringerò il mio amore sul mio petto a braccia aperte”. Ora ti chiedo di chiudere gli occhi e di far riaffiorare alla tua mente l’ultima immagine di Gesù sulla terra: le Sue braccia inchiodate alla croce non potevano essere più aperte. Egli ha tenuto te e me stretti al petto, mentre moriva dicendo: “E’ compiuto” (Giovanni 19:30). Ogni volta che dici “No!” a Gesù sei quanto di più triste al mondo: un amore non corrisposto.

Il Maestro è qui e ti chiama. Cosa rispondi?

Alessandra Protti

Lascia un commento