Salvagente o corso di nuoto?

Tempo di vacanze: sole, mare, riposo! L’immagine ricorrente dei servizi di costume dei media di questo periodo è proprio questa: spiagge assolate, famiglie con bambini a costruire castelli di sabbia sul bagnasciuga e compagnie di ragazzi a correre per tuffarsi in mare. Dopo un lungo anno di tensioni di ogni genere, personali e professionali, ecco il popolo dei vacanzieri dar libero e legittimo sfogo alla gioiosa eccitazione da settimana di Ferragosto! Personalmente, scelgo altri periodi per le mie vacanze durante le quali desidero, una volta chiesto ed ottenuto il permesso dal mio estratto conto bancario, esercitare le mie due passioni: viaggiare e leggere. Scrivere, anche, di tanto in tanto, e con esiti, quantomeno incerti … Cerco sempre di non dimenticare il motto di un’amica libraia: “leggere di più e scrivere di meno!”

Lo spunto per questo pensiero, viene, infatti, da una lettura che ha a che fare con il mare. Tuttavia con una prospettiva del tutto singolare: “Ma alla quarta vigilia della notte, Gesù andò verso di loro camminando sul mare. E i discepoli, vendendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: “E’ un fantasma!” E dalla paura, gridarono. Ma subito Gesù parlò loro e disse: “ Coraggio, sono io, non abbiate paura!” Pietro gli rispose: “Signore se sei tu, comandami di venire da te sull’acqua.” Egli disse: “Vieni!” E Pietro, sceso dalla barca, camminò sull’acqua e andò verso Gesù. Ma, vedendo il vento, ebbe paura e, cominciando ad affondare, gridò: “Signore, salvami!” Subito Gesù, stesa la mano, lo afferrò e gli disse: Uomo di poca fede, perché hai dubitato?” (Matteo 14:25-31). Spesso sentiamo predicare circa l’esuberanza e l’impulsività di Pietro. Talvolta ci permettiamo anche qualche critica alla sua arroganza. Quante volte anche noi ci affidiamo alla nostra esperienza, al nostro buonsenso, al sistema che ci è più congeniale per affrontare la vita? Quanti di noi si sentirebbero più sicuri in mare se la nostra barca navigasse sempre con accanto la vedetta della guardia costiera? Quanti di noi si affidano alle capacità professionali di trainer che promettono risultati sicuri frequentando le loro piscine? Abbiamo disperatamente bisogno di un salvagente! Non possiamo perdere tempo per decidere, nell’economia degli impegni settimanali, qual è l’orario migliore per il corso di nuoto! Come Pietro, stiamo per affogare? Come Pietro, abbiamo bisogno d’aiuto? Come Pietro, anche noi gridiamo: “Signore, salvami!” (v.30). Niente Baywatch, il Salvatore in persona!

Alessandra Protti

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