Famiglia – 05) Le pressioni che minacciano la famiglia

La pressione del conformismo
Nel mondo contemporaneo, l’armonia della famiglia cristiana è sottoposta a gravose pressioni esterne di carattere sociale e professionale, che possono esercitare influenze devastanti. Il bisogno di sentirsi accettati e la paura di essere rigettati sono, per i credenti, sentimenti  forieri di non lievi tentazioni, che inducono ad adottare comportamenti non conformi agli insegnamenti biblici. E’ pertanto fondamentale che all’interno della famiglia cristiana si insegnino i valori biblici e vengano applicati alla vita quotidiana attraverso l’esempio che i genitori mostrano ai propri figli. È necessario quindi che ogni membro mantenga una personale e profonda relazione con Dio, promuovendo e preservando la santità biblica. A dispetto degli esempi di degrado sociale e familiare riportati dai mass-media, è buono che i credenti preghino e si attengano alla Parola di Dio, affinché la famiglia, fondata sui valori della Scrittura, possa sempre godere della benedizione del Signore. La famiglia si espone alle pressioni esterne, quando i propri membri scelgono di conformarsi alle aspettative della società. A ciò potrà resistere solo una persona moralmente sana e spiritualmente viva.

Famiglia – 04) I familiari e i parenti

famigliaI rapporti con i familiari
Il rapporto con i parenti può essere risorsa od ostacolo, per la formazione e la crescita di una nuova famiglia. Il nostro impegno deve essere quello di fondare rapporti sani ed edificanti con genitori, suoceri, fratelli e cognati. E’ necessario che la famiglia cristiana fondi ogni tipo di relazione sulla base dei principi della Parola di Dio.  Il sistema originario del nucleo familiare è composto da marito, moglie e figli. La realizzazione di questo disegno divino si fonda sul comando di Dio (Genesi 2:24; Matteo 19:5-6; Efesini 5:31). Le relazioni parentali iniziarono con il moltiplicarsi della popolazione. Sebbene il nuovo nucleo familiare debba mantenere un’identità propria, i genitori devono incoraggiare le nuove coppie nel loro processo di formazione, promuovendone la crescita affettiva, morale e spirituale, senza tuttavia interferire nell’intimità della nuova coppia, salvo che, la richiesta di consiglio e d’aiuto sia palesata.
E’ altresì importante mantenere legami con le vecchie generazioni perché questo rapporto garantisce continuità e stabilità alla famiglia.

Famiglia – 03) L’armonia della famiglia

Mostrare bontà
Dio desidera che l’armonia prevalga e regni in ogni famiglia cristiana. Già nel libro della Genesi leggiamo che il Signore incontrava Adamo ed Eva per avere comunione con loro e portare l’armonia del cielo nella famiglia umana. La famiglia cristiana è un nucleo dove Cristo è conosciuto, amato, servito. Ogni membro svolge una vita sociale conforme agli ideali cristiani. Tre dimensioni essenziali sono necessarie al perseguimento dell’armonia familiare:
– Atteggiamento mentale volto ad imparare con profitto e ad applicare con saggezza le lezioni della vita;
– Maturità emotiva che permetta di provare sentimenti sani verso se stessi e verso gli altri;
– Comportamento pratico atto a dimostrare concretamente l’amore.
E’ necessario eliminare alcuni comportamenti negativi che danneggiano le relazioni familiari: amarezza, malizia, clamore, cruccio, ira, offesa, frustrazione, rabbia sono emozioni che avvelenano pensieri e sentimenti, talvolta, minano persino la nostra salute mentale e fisica e inducono a reazioni esasperate e fuori controllo (Ef. 4:31).

Famiglia – 02) Il piano di Dio per i coniugi

Ruoli definiti
Se nell’Antico Testamento Dio viene presentato come “il marito d’Israele” che si aspetta completa fedeltà dal Suo popolo: “Ascoltali dunque, ed abbi cura di metterli in pratica, affinché venga a te del bene e vi moltiplichiate grandemente nel paese dove scorrono il latte e il miele, come il Signore, il Dio dei tuoi padri, ti ha detto. Ascolta, Israele: Il SIGNORE, il nostro Dio, è l’unico Signore. Tu amerai dunque il Signore, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze. Questi comandamenti, che oggi ti do, ti staranno nel cuore;” (Deuteronomio 6:3-6), nel Nuovo Testamento Gesù presenta Dio come “nostro Padre”: “Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome;” (Matteo 6:9) e Paolo sottolinea che i figlioli di Dio sono eredi del Regno dei Cieli: “Se siamo figli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo” (Romani 8:17) Marito e moglie hanno pari dignità all’interno della famiglia ma ruoli diversi seppur complementari. Il ruolo della donna, all’interno del matrimonio cristiano, viene citato prima di trattare quello dell’uomo, affinché quei mariti che non ubbidiscano alla Parola, siano guadagnati a Cristo dalla condotta delle loro mogli.

Famiglia – 01) Il piano di Dio per la famiglia

L’origine della famiglia
Il libro della Genesi  cap. 2:18-24, ci mostra che il creato avvenne per mezzo della Parola di Dio.
Dio dopo aver creato l’universo in sei giorni, generò l’uomo come essere unico , diverso dalle altre creature, creato per un’esistenza immortale.

E l’Eterno Iddio formò l’uomo dalla polvere della terra, gli soffiò nelle narici un alito vitale, e l’uomo divenne un’anima vivente. Dio infuse alla terra “un alito vitale” e in questo modo creò un essere vivente. Questo è ciò che ci distingue dalle altre creature, questo alito vitale è composto da anima e spirito, due componenti che sono della stessa sostanza sempre unite fra loro. Il Signore aveva creato l’uomo come essere sociale, ma ben presto si accorse che Adamo era malinconico e che soffriva di solitudine. Ancora oggi si soffre di solitudine, e la migliore cura è quella di andare a Dio che è l’Amico vero. Dio colmò il vuoto di Adamo dandogli una persona simile a lui.

La pace nei nostri cuori

“Vi lascio la pace, vi do la mia pace, io non vi do come il mondo vi da’. il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti”(Giovanni 14:27)

In una società in cui preoccupazioni, problemi finanziari, malattie terminali, disoccupazione, lutti, ci portano ad essere scoraggiati, come possiamo realizzare questo versetto nella nostra vita? Se Dio non è presente in noi, è impossibile realizzare questo tipo di pace. La pace che Dio mette nei nostri cuori non è una pace che deriva dal nostro stato d’animo,quando tutto funziona alla perfezione, bensì è una pace che rimane nei nostri cuori anche quando siamo afflitti da molte preoccupazioni. Questa pace dipende dalla fiducia che riponiamo in Dio.

Egli è santo…siate santi!

G2_ilpianodidio2_giovaniIl più importante attributo di Dio è la santità. Vi sono molti riferimenti nella Bibbia nei quali troviamo l’espressione rivolta a Dio “santo”:
“E l’uno gridava all’altro e diceva: Santo, Santo, Santo è l’Eterno degli eserciti! Tutta la terra è piena della Sua gloria!” (Isaia 6:3) Benedici, anima mia, l’Eterno; e tutto quello che è in me, benedica il nome Suo santo!” (103:1)

Dio ci esorta
a perseguire consacrazione e santificazione. Come possiamo essere santi?

Santità nei pensieri La santità nei pensieri è fondamentale nel cristiano, poiché la mente dell’uomo è quello che da l’impulso ad ogni azione. Quello che siamo e che facciamo è semplicemente l’azione di quello che pensiamo. Dobbiamo riuscire a controllare i nostri pensieri scacciando i cattivi propositi non appena si affacciano e mantenere una mente pulita con cose positive.
“Del rimanente, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.” (Filippesi 4:8)

Difficile…ma possibile!

IMG-20160804-WA0013“a quanti sono in Roma, amati da Dio, chiamati ad essere santi…”(Romani 1:7)

Ogni credente che abbia fatto un’esperienza profonda con Dio, è stato chiamato da Lui. Dio ci ha scelto per uno scopo preciso: Egli ci ha posto in una posizione privilegiata: noi siamo un corpo di re e sacerdoti, una nazione santa d’uomini che sono stati redenti; Cristo è il nostro Re. Siamo il popolo di Dio, la Sua proprietà particolare. Ecco perché “chiamati ad essere santi” come Lui è Santo. Il Signore vuole che noi riflettiamo seriamente intorno a noi ed alla Sua santità, perché Egli ha posto il Suo amore in noi. Sono nato di nuovo? Sono stato riscattato dal sacrificio di Gesù? Amo veramente Gesù? Allora sono uno degli “amati da Dio, chiamati ad essere santo”. Questo richiamo alla santità, ci sprona ad un impegno coerente per vivere la fede secondo l’Evangelo; ciò non è facile. Non sapremo mai quanto siamo cattivi fino a quando non cercheremo di essere buoni. Non scopriremo mai quanto siamo egoisti fino a quando non ci sforzeremo di essere altruisti. 

Una vita piena

“In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch’egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre, e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò.” (Giovanni 14:12-14)

boscoAmicheDiNaomi La vita cristiana è una grande avventura, è una vita con uno scopo e con la potenza per realizzarlo. Naturalmente non possiamo compiere grandi cose con le nostre sole forze, poiché necessitiamo dell’unzione dello Spirito Santo. Cosa significa ciò? Oltre ad avvicinarci a Dio con la preghiera e fortificare la nostra fede leggendo e meditando la Sua Parola, dobbiamo avere la mente di Cristo, il cuore di Cristo, le labbra di Cristo. Così come i discepoli vennero trasformati dalla potenza divina, da uomini timorosi in efficaci testimoni di Cristo, ed usati dal Dio per cambiare il corso della Storia, ancora oggi, Egli è alla ricerca di uomini e donne ubbidienti e decisi a servirlo con zelo. Pur consapevoli delle difficoltà questi servitori non si scoraggiano di fronte agli imprevisti, non sottovalutano gli ostacoli che incontrano nell’intraprendere un’opera per il Signore, nondimeno permettono che tali impedimenti fermino il loro cammino spirituale.

Mettetemi alla prova

provadice l’Eterno degli eserciti; “Vedrete se io non aprirò le cataratte del cielo e non riverserò su di voi tanta benedizione che non vi sia più dover riporla”.
(Malachia 3:10)

Le parole riportate nel versetto, sono sconvolgenti; esse si prefiggono di cambiare i nostri pensieri nascosti, di stravolgere il nostro buon senso. Tuttavia è un modo efficace per insegnarci a confidare in Dio ed a darGli fiducia. Ogni giorno la Bibbia parla al nostro cuore direttamente, credo che ognuno di noi, almeno una volta nella propria vita abbia ammirato e sperimentato la potenza e l’amore del Signore, quando ci si è sinceramente e completamente affidati a Lui. Quando vogliamo “osare” con Dio, dobbiamo sapere che Egli “è”, di conseguenza, riconoscerLo per “chi è” e ringraziarLo per ciò che “ha già fatto”, prima di porre nuove petizioni. Questo è il giusto atteggiamento di fronte al Signore. Nel secondo libro dei Re (4:1-7) si racconta l’episodio di una vedova senza risorse, con due figli a carico e molti debiti da saldare senza dilazioni.