Il ritratto del figlio

tribunaleIn America, un uomo e suo figlio erano accomunati dalla passione per la pittura. Essendo facoltosi, possedevano una ricca collezione di opere d’arte. Spesso si ritrovavano insieme a godere di quelle bellezze. La guerra del Vietnam li divise: il figlio partì per il fronte. Fu un soldato molto coraggioso e morì in battaglia salvando un compagno. Quando il padre venne informato, fu colto da una profonda tristezza. Poco tempo dopo, un giovane con un grosso pacco in mano, bussò alla casa dell’uomo: “Signore, Lei non mi conosce, io sono il soldato per cui Suo figlio ha dato la vita. Spesso mi parlava di Lei e del comune amore per l’arte.” Il giovane porse il pacco al padre. “So che non è molto, non sono un grande artista, ma penso che Suo figlio avrebbe desiderato averlo”.

L’uomo aprì il pacco: conteneva un ritratto di suo figlio. Lo tenne per un lungo attimo stretto a sé e, ringraziando il giovane, si offrì di pagare il dipinto. “Oh no, signore! Non potrò mai ripagare suo figlio per quello che ha fatto per me. Questo è un dono!” Da quel giorno, ogni qualvolta un ospite visitava la casa, per vedere i preziosi dipinti della collezione, l’uomo mostrava per primo il ritratto del figlio. Morì poco tempo dopo. Ci fu una grande asta dei suoi dipinti, alla quale parteciparono molte persone influenti, desiderose di arricchire le proprie collezioni. Come primo lotto fu battuto il ritratto del figlio. “Bene” disse il banditore “cominciamo con il ritratto del figlio. Chi offre qualcosa per questo dipinto?” Dal fondo della sala una voce gridò: “Vogliamo vedere i pezzi famosi, si salti quello!” Tuttavia il banditore continuò imperturbabile: “Chi inizia le offerte per questo quadro?”, ed ancora: “Chi prende il figlio?” Finalmente una timida offerta: “Offro dieci dollari!” Chi parlava era un uomo povero e dieci dollari erano tutto ciò che possedeva. Nessun altro rilanciò l’offerta. “Dieci dollari e uno, dieci dollari e due, dieci dollari e tre! Aggiudicato per dieci dollari!” Un uomo in prima fila disse: “Finalmente, ora proseguiamo con la collezione!” Ma il banditore, poggiando il martelletto, disse: “L’asta è conclusa.” Il nervosismo s’impadronì della sala. “Che ne è del resto dei quadri?” chiese qualcuno. “Sono spiacente” rispose il banditore, “quando sono stato chiamato a condurre l’asta, sono stato informato di una clausola testamentaria che posso palesare solo ora: solo il ritratto del figlio sarebbe stato battuto, e chi lo avesse acquistato, avrebbe ereditato tutto il resto del patrimonio, dipinti compresi. L’uomo che ha preso il figlio ha preso tutto.”

Funziona così anche con Dio: chi prende il Figlio prende tutto. Chi prende il Figlio riceve l’eredità eterna.

“E’ venuto in casa sua e i suoi non lo hanno ricevuto; ma a tutti quelli che lo hanno ricevuto, egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio; a quelli cioè che credono nel Suo nome.” (Giovanni 1:11-12)

(Anonimo)

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