DIO CI PARLA ATTRAVERSO LE CIRCOSTANZE – (Ecclesiaste 9:11)
Accingendoci a trattare quest’argomento dobbiamo chiedere a Dio di donarci una particolare sensibilità spirituale per non scivolare, anche inconsapevolmente, nel fatalismo (fatalismo=visione della realtà per cui tutto ciò che ci accade, anche quello che deriva dai propri atti, è considerato sostanzialmente dovuto ad una forza ineluttabile, superiore alla volontà umana), nel fanatismo (fanatismo=atteggiamento mentale di chi si dedica ad un’attività con eccessivo entusiasmo) o spiritualizzare ogni circostanza, anche la più naturale, a danno della vera spiritualità. Tra i tre pericoli, il terzo è più sottile e più dannoso perché rende banale la testimonianza e attira sul credente l’ilarità e lo sdegno di chi ascolta. Ci accostiamo, quindi, a valutare questo strumento, usato da Dio per parlarci, con molta attenzione e sottomissione allo Spirito Santo.
L’uomo naturale tende a “leggere” dalle circostanze la buona o cattiva sorte, spesse volte per scaricarsi le responsabilità. Per questo motivo alcuni si sentono “fortunati” ed altri “sfortunati”.