Lettura da Filippesi 4:10-23
Ancora una volta assistiamo ad una “invidiabile gara di affetto” condiviso tra l’Apostolo e i suoi fratelli in Filippi. In questo ultimo brano la stima, il rispetto e la sensibilità reciproche raggiungeranno l’apoteosi di questo sentimento di vivo attaccamento che deve incitare la Chiesa moderna ad imitare. Da una parte si evidenzia il sostegno, la cura, l’attenzione che una chiesa deve prestare a favore dei propri ministri, e dall’altra il sentimento di un padre che, consapevole delle difficoltà dei suoi “figli”, tende a non aggravarne la situazione. Prima di tutto, dobbiamo ricordarci della situazione dell’Apostolo. E’ in stato di semi libertà e, benché avesse ampio spazio di movimento, non è in grado di auto sostenersi economicamente.