Il re che non poteva dormire

Il racconto del re che una notte soffrì d’insonnia, mi aiuta molto nella vita di preghiera. Nella storia di Esther, il re persiano Assuero “non poteva prender sonno” (6:1). Poteva sembrare un avvenimento di poco conto, dopotutto molte persone soffrono d’insonnia. Ma non quella notte in cui quella banale insonnia era, in effetti, voluta da Dio.

Una forca di venticinque metri era stata eretta il giorno precedente per farvi impiccare Mardocheo, il padre adottivo della regina. Era un’abile manovra del malvagio Aman che odiava il popolo ebreo al quale Mardocheo ed Esther appartenevano. Aman aveva deciso di distruggere gli ebrei, ma quando Esther aveva saputo del decreto di morte del suo popolo, aveva organizzato una riunione di preghiera e di digiuno per la loro salvezza. E l’insonnia del re fu la risposta di Dio a quelle preghiere. Dio avrebbe potuto agire in un altro modo più spettacolare, ma quella volta decise di togliere il sonno ad Assuero, il quale, per passare il tempo, ordinò ai suoi servi di leggergli il libro “delle Memorie”, una specie di cronaca degli avvenimenti del regno. Nelle Memorie era scritto che Mardocheo era riuscito a scoprire una congiura di Aman contro il re, e quindi l’aveva salvato dalla morte. Appena lo seppe, Assuero decise di salvare Mardocheo e far uccidere il malvagio Aman. E fu così che i giudei furono salvi. Dio avrebbe potuto farlo con l’intervento di un potente esercito, mandando del fuoco dal cielo, distruggendo Aman con una grave malattia ma, quella volta, decise di agire altrimenti. Che incoraggiamento glorioso per tutti quelli che nella preghiera chiedono l’intervento di Dio! Una banale insonnia non ha nulla di miracoloso, eppure quella notte servì per la salvezza di un popolo. Incredibile ma vero: lo stesso Dio che divise le acque del Mar Rosso, cambiò l’acqua in vino e calmò la tempesta, quella notte decise di salvare il Suo popolo rendendo insonne un re pagano.

da: “I fatti più (in)significanti della Scrittura”, Herny Melville

“Infatti i miei pensieri non sono i vostri pensieri, né le vostre vie sono le mie vie, dice il Signore. Come i cieli sono alti al di sopra della terra, così sono le mie vie più alte delle vostre vie, e i miei pensieri più alti dei vostri pensieri.” (Isaia 55:8-9)

 

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