I Re – 4) Asa, un buon re, un re buono

1 Re 15:9-15 – 2 Cronache 14:1-6

casasullarocciaAsa, sebbene nato e cresciuto in un contesto familiare idolatra, si ricordò del patto dell’Eterno con Davide e per gran parte della sua vita si mantenne fedele agli insegnamenti giudaici. Destituì dal titolo di regina la madre Maaca perché si permise di costruire in un boschetto un idolo dedicato ad Astarte. Asa abbattè l’immagine e la distrusse, ordinò al popolo di ritornare all’Eterno e fece sparire tutti gli idoli costruiti dai loro padri. Tolse la prostituzione e riportò in Giuda un alto valore morale e spirituale. Egli regnò su Giuda per ben quarantadue anni nei quali, a motivo del suo amore per Dio, ebbe requie e pace. Colui che decide di appartenere a Dio deve mantenere una vita di integrità, specialmente se posto alla guida di un popolo. L’integrità richiede un prezzo da pagare e, talvolta, è molto alto, in termini morali e affettivi. E’ una condizione caratteriale indispensabile! Isacco non seppe gestire la differenza caratteriale dei due figli Esaù e Giacobbe accendendo in loro rivalità e divisione. La debolezza del sacerdote Eli distrusse tutta la sua casa e fu motivo di scandalo per il popolo.

Davide fu un buon re e un uomo “secondo il cuore di Dio” ma fu un pessimo padre. Similmente il profeta Samuele, il re Salomone, troppo attenti allo scopo finale del ministero ma trascurandone i contenuti. Asa fu un uomo e re coerente con la propria fede e se voleva rispetto e ubbidienza dal popolo doveva applicare la legge iniziando da casa sua. Un prezzo alto da pagare ma alla fine compensa e ripaga il sacrificio con l’approvazione di Dio e … il benessere della famiglia stessa. E’ molto importante l’influenza dei genitori esercitata sui figli per la formazione morale e spirituale ma, talvolta i figli, in contrapposto al comportamento scellerato dei genitori, raggiunta la maggiore età, raccolgono l’invito dell’amore e della coerenza offerto da Gesù. Ciò conferma che non è l’uomo a scegliere ma è la grazia di Dio che si spande su quanti Egli gradisce

Luca 2:14 Gloria a Dio ne’ luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini ch’Egli gradisce!

Avendone l’autorità, il re Asa impose a tutto il popolo di ritornare a osservare la Legge di Dio (2 Cronache 14: 3). Era legge reale e coloro che trasgredivano erano puniti. Il timore di Dio non fa parte dei codici umani, i governi di questo mondo hanno bandito la Legge di Dio, per questo motivo il mondo sta andando alla deriva. Sarebbe lunga la lista delle conseguenze che tutta l’umanità sta pagando a motivo di questa esclusione. La Parola di Dio afferma Romani 6:23 … il salario del peccato è la morte, e chiunque lo commetta deve essere certo che prima o poi ne dovrà subire le conseguenze. In questa folle e generale ribellione, è piaciuto a Dio scegliersi un popolo la cui Legge è scritta nei cuori,

II Corinzi 3:3 … essendo manifesto che voi siete una lettera di Cristo, scritta mediante il nostro ministerio, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito dell’Iddio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che son cuori di carne, che amano ubbidire non per timore del castigo ma per rendere felice il cuore di Dio. A costoro è riservato un dono … ma il dono di Dio è la vita eterna in Cristo Gesù, nostro Signore.

Tranne l’ultimo periodo della sua vita, Asa ebbe il cuore rivolto a Dio e in Lui confidava in ogni situazione e circostanza. Possiamo facilmente dedurre che per oltre trentacinque anni, Dio lo protesse e non permise ad altri re si muovergli guerra. Se consideriamo che per secoli l’uomo ha mantenuto l’innato l’istinto di espansione demografica e territoriale (sembra che vi era persino una “stagione” in cui i re andavano in guerra II Samuele 11:1 Or avvenne che l’anno seguente, nel tempo in cui i re sogliono andare alla guerra …) questo tempo di pace era frutto della misericordia di Dio. Se vogliamo la pace di Dio dobbiamo cercare di vivere in pace! Gesù è il principe della pace ma essa regna in quei cuori in cui la ricevano

Romani 12:18 Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini.

Per vivere la pace bisogna possederla e per realizzarla dobbiamo ricercarla, desiderarla. Essa non può sussistere in un “cuore” non rigenerato perché tenderà sempre a trovare motivi di conflitto. E’ fondamentale, prima di tutto, aver realizzato la pace con Dio (Romani 5:1) per ottenere la pace di Dio e poter vivere in pace con se stessi e con gli altri

Romani 8:6 Perché ciò a cui la carne ha l’animo è morte, ma ciò a cui lo spirito ha l’animo, è vita e pace;

Efesini 4:3 … studiandovi di conservare l’unità dello Spirito col vincolo della pace.

Asa aveva pace nel cuore e trasmetteva pace al suo popolo perché confidava in Dio

Isaia 26:3 A colui ch’è fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perché in te confida.

Riposo non significa pigrizia, anzi è la condizione essenziale e proficua per investire il tempo a nostra disposizione

Efesini 5:16 … approfittando delle occasioni, perché i giorni sono malvagi.

Asa incoraggiò il popolo a costruire delle città e a fortificarle cingendole di alte mura in previsione dei tempi difficili. Nel Libro dei Proverbi è scritto:

6:9-11 Fino a quando, o pigro, giacerai? quando ti desterai dal tuo sonno? Dormire un po’, sonnecchiare un po’, incrociare un po’ le mani per riposare… e la tua povertà verrà come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato.

Il popolo di Dio, la Chiesa, nella storia è stato oggetto di cicliche persecuzioni. Talvolta, senza alcun apparente motivo, veniva dispersa per il mondo. Migliaia di credenti, spogliati dei loro averi sono stati obbligati a lasciare ogni affetto per luoghi sconosciuti. Molti sono stati imprigionati, tanti uccisi. Sulle croci romane scorre ancora il sangue di molti martiri che reclama a noi, generazione di oggi, una maggiore consacrazione affinchè le loro morti non risultino vane.

Ma la storia registra anche tempi in cui la Chiesa ha goduto di pace e prosperità

Atti 9:31 Così la Chiesa, per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avea pace, essendo edificata; e camminando nel timor del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicava.

Questi sono i momenti in cui la Chiesa deve maggiormente impegnarsi a costruire, rinforzarsi nella conoscenza, potenziarsi dello Spirito Santo.

Gesù sapeva che stava lasciando una Chiesa fragile e sapeva anche che avrebbe dovuto affrontare momenti di grande difficoltà, per questo motivo volle dotarla di una potenza celestiale affinchè potesse rimanere fedele anche nel momento più cruciale

Atti 1:8 Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi, e mi sarete testimoni e in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all’estremità della terra.

In tempi attuali in cui la Chiesa gode di un’apparente tranquillità è fondamentale edificare e cingere la città di alte mura affinchè quando il nemico verrà come una fiumana troverà una forte difesa che respingerà ogni attacco

II Corinzi 6:2 … poiché egli dice: T’ho esaudito nel tempo accettevole, e t’ho soccorso nel giorno della salvezza. Eccolo ora il tempo accettevole; eccolo ora il giorno della salvezza!

Luca 6:47-49 Chiunque viene a me ed ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrerò a chi somiglia. Somiglia ad un uomo il quale, edificando una casa, ha scavato e scavato profondo, ed ha posto il fondamento sulla roccia; e venuta una piena, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto scrollarla per che era stata edificata bene. Ma chi ha udito e non ha messo in pratica, somiglia ad un uomo che ha edificato una casa sulla terra, senza fondamento; la fiumana l’ha investita, e subito è crollata; e la ruina di quella casa è stata grande.

Pastore Raffaele Lucano

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