Dio ama la donna ma l’uomo? Il fenomeno del femminicidio è entrato a far parte del nostro quotidiano attraverso un sistema di telecomunicazioni (tv, radio, social network) dilagando sempre di più nel nostro Paese. Femminicidio è un termine che indica qualsiasi tipo di violenza subita dalla donna con lo scopo di annientarne l’identità con l’assoggettamento fisico e psicologico, fino a ridurre alla schiavitù o alla morte. Di recente molti casi hanno toccato la sensibilità del popolo italiano; uno di questi è l’omicidio della ragazza diciassettenne Noemi, oppressa dalla morbosità del suo compagno di possederla e negarle la libertà. Secondo alcuni dati Istat, la causa di questi brutali episodi è la gelosia e la possessione nei confronti della vittima. Purtroppo alcuni uomini confondono queste passioni con l’amore e la paura di perdere la propria compagna li porta ad atti di violenza.
È bene ricordare che la donna non è un oggetto che si possiede ma un essere umano da amare, apprezzare e rispettare. Può essere coraggiosa, tenace, forte, valorosa, dolce, amorevole, gentile, delicata e vulnerabile. Secondo l’apostolo Paolo, nella Prima Lettera ai Corinzi capitolo 13, l’amore è: “… paziente, benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male, non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, sopporta ogni cosa… Ora dunque queste tre cose durano: fede, speranza, amore; ma la più grande di esse è l’amore.” Se abbiamo un cuore oppresso dal rancore, dalla rabbia, gelosia o possessione, possiamo essere liberati rivolgendoci all’unica persona che rappresenta il vero amore: Cristo Gesù. Egli è sceso sulla terra e si è fatto carne come noi affinché l’uomo peccatore potesse tornare a Dio (Giovanni 3:16). Amare è bello e con l’aiuto di Dio è possibile.
Wendy Hidalgo