Più di trent’anni fa, una mia carissima amica, ora sorella in fede, mi ha parlato di Gesù e della salvezza. Devo ammettere che all’inizio ero piuttosto scettica, pensavo che una religione valesse l’altra, tuttavia, la sua insistenza nel mostrarmi l’insostenibilità del paragone tra il Cristo vivente ed una sterile religiosità, stuzzicò la mia curiosità, cominciando ad affascinarmi, irrimediabilmente, giorno dopo giorno. Ricevetti da lei una Bibbia in dono e cominciai a leggere, bramando conoscere Gesù, del quale mi innamorai con tutto il mio cuore.
Realizzai dunque il Suo perdono e la Sua redenzione, nacqui di nuovo, e così, iniziò l’avventura del mio meraviglioso cammino con Lui. Il mio cuore scoppiava di gioia ed avrei voluto condividere questo sentimento con la mia famiglia, ma ne ero impedita. Gesù. A Dio sia la gloria. Gli inizi non furono affatto facili, infatti, se da un lato Gesù mi benediceva grandemente, attraverso la Sua Parola, della quale mi sostentavo quotidianamente, dall’altro, il nemico delle anime nostre, cercava di allontanarmi, utilizzando l’ostracismo di mio marito, che non ha mai accettato la mia conversione, accusandomi di aver tradito la vita che avevamo cominciato insieme. Se da un lato, dunque, avevo fatto mio il versetto: “…conoscerete la verità e la verità vi farà liberi” (Giovanni 8:32), dall’altro, mi sentivo in colpa nei suoi confronti. Tuttavia, il mio Gesù, conoscendo il mio cuore, rinsaldò la mia fede, e mi battezzò nello Spirito Santo, perché: “Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perché non sappiamo ciò che dobbiamo chiedere in preghiera come si conviene, ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili” (Romani 8:26). Ringrazio il Signore per avermi fatta una sua figliola. Egli ha fatto meraviglie nella mia vita ed io sono nella gioia. Certo, le difficoltà non mancano, ma non mi sono mai pentita di aver scelto per
Rosina