Leggere, meditare, arrendendersi, rinascere in Cristo

G2_ilpianodidio3_giovaniPrima che il Signore mi portasse in questa Chiesa, frequentavo la chiesa cattolica, andavo a messa la Domenica e tutto finiva lì. Non avevo mai meditato la Parola ispirata da Dio, non avevo ancora incontrato Gesù, ma tenevo che i miei alunni ed i loro genitori vedessero che io credessi in Dio e che frequentassi la chiesa. Mi sembrava di essere in pace con me stessa: insegnavo, i risultati erano soddisfacenti, avevo superato un concorso ed ero passata di ruolo, avevo conseguito anche un diploma di religione e mi sembrava di essere arrivata, ma non era così, era tutta apparenza.

Effettivamente dentro di me c’era un vuoto che doveva essere colmato. Un giorno nella casella della posta trovai un biglietto che diceva: “Ma tu sei veramente felice?” “Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori” (Salmo 127:1). Questo biglietto veniva dalla chiesa Avventista, così, meditando, il Signore, mi ha fatto capire che io dovevo cercarlo e conoscerlo; telefonai al numero del volantino, e mi rispose il Pastore della Chiesa Avventista di Roma, parlammo ed egli mi suggerì un corso biblico per corrispondenza ed io accettai. Il Pastore mi inviava le dispense basate sulla Parola di Dio, io rispondevo ai quesiti, li inviavo, e successivamente, li ricevevo indietro con la sua valutazione ottimale. Così avevo studiato le Scritture, avevo conseguito un altro diploma di religione, ma non mi ero mai fermata a meditare la Parola di Dio, ed andavo avanti come prima, per conseguenza, il Signore non aveva ancora cambiato il mio cuore. Io ricambiavo le offese, avevo rabbia dentro di me verso chi mi offendeva, amavo solo chi mi amava, ma un giorno il Signore mi parlò con questi versi: “Ma io vi dico: amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a quelli che vi odiano, e pregate per quelli [che vi maltrattano e] che vi perseguitano” (Matteo 5:44); conoscevo bene questi versi, ma non li avevo mai messi in pratica! Oggi però tutto è diverso, frequento la comunità evangelica pentecostale di Cornaredo, ed il Signore ha cambiato il mio cuore, vi ha messo il Suo amore, ha modificato radicalmente il mio modo di pensare e di fare: voglio mettere in pratica la Sua Parola. Egli è un Dio d’amore, odia il peccato, ma ama il peccatore. Io lo ringrazio perché mi ha fatto conoscere la verità e perché sento la Sua presenza e la guida perfetta dello Spirito Santo. Io non voglio più offendere il Signore, perché lo amo e voglio metterlo al primo posto: “Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte.” (Matteo 6:33). Sono nata di nuovo e so che senza di Lui non avrei potuto far nulla: “Se dunque uno è in Cristo egli è una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco tutte le cose sono diventate nuove” (I°Corinzi 5:17). Sebbene Gesù avesse cambiato la mia vita, non ero ancora pronta per il battesimo. Non volevo peccare più e prima di fare ogni cosa mi mettevo in preghiera e chiedevo a Dio, quale fosse la Sua volontà in merito. Egli non mi rispose subito, perché desiderava fossi davvero convinta. Infatti non lo ero ancora, poiché risentivo di un retaggio della chiesa cattolica: “Professo un solo battesimo…”, e credevo di non poter essere battezzata una seconda volta. Mi sbagliavo, infatti i miei pensieri non erano come quelli del Signore che, nuovamente, mi parlò con questi versi: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo.” (Atti 2:38). Dio non poteva parlare in questo modo ai neonati, non avrebbero compreso, necessariamente parlava a persone adulte, che avrebbero capito che il battesimo istituito da Gesù doveva essere osservato in ogni tempo dal Suo popolo. Gesù stesso si era battezzato da adulto, nel fiume Giordano per immersione. Egli non conosceva peccato, non aveva bisogno di remissione, ma ci ha voluto lasciare l’esempio perché voleva e vuole che il battesimo sia fatto così. La Parola di Dio, che è da Lui ispirata, mi ha fatto decidere per il patto in acqua, perché il battesimo da neonata era stato voluto per me dai miei genitori e non potevo essere preparata a comprenderlo. Ringrazio il Signore perché non ha forzato la mia volontà, ma mi ha accompagnato vegliando su di me facendomi comprendere la verità. Da allora, era il 1993, cammino col Signore, riconosco il bisogno della Sua guida e desidero stare sempre in comunione con Lui perché da sola potrei solo perdermi. Più recentemente, nel 2009, mi ha fatto grazia del battesimo nello Spirito Santo. Desidero portare ogni cosa ai suoi piedi, perché so che mi ama e non mi abbandonerà mai e se Lo cercherò con tutto il cuore si farà sempre trovare.

 Enza

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