Cose da Buttare

cambiostagioneAlmeno due volte l’anno, in occasione del “cambio stagione”, le massaie modello sanno cosa intendo, facciamo un “repulisti” dei nostri armadi e sgabuzzini! Facciamo lo stesso con la nostra vita? Almeno un paio di volte l’anno, arieggiamo la nostra anima? Spazziamo il nostro cuore? Mettiamo ordine nel nostro spirito? Buttiamo le cose dell’uomo vecchio per far spazio a quelle dell’uomo nuovo? Proviamo a compilare insieme un elenco di “cose da buttare”:

Buttiamo via i mormorii

Cosa c’è di peggio in una Chiesa, che dei credenti che mormorano? Si lamentano di tutto e tutti, non va loro bene, alcun ché! Sebbene loro stessi non muovano un dito, sono sempre pronti a puntare quel dito nulla facente contro il lavoro di chi s’impegna nell’opera di Dio, criticando severamente e, ahimé, sterilmente! La Scrittura ci fa un identikit preciso dei mormoratori: “Sono dei mormoratori, degli scontenti; camminano secondo le loro passioni; la loro bocca proferisce cose incredibilmente gonfie, e circondano d’ammirazione le persone per interesse” (Giuda 1.16).Dio c’invita a buttare via dal nostro cuore i mormorii: “Non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore” (1Corinzi 10:10). Ogni credente desideroso di fare la volontà di Dio, deve fare ogni cosa senza mormorii: “Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute” (Filippesi 2:14).

Buttiamo vie le nostre giustificazioni

Se abbiamo la tendenza a giustificare le nostre debolezze e l’amore per le cose del mondo, smettiamola! Il Seme, cioè la Parola di Dio che è caduta fra le spine, rappresenta coloro che l’hanno udita, ma non ne fanno tesoro e, ammaliati delle ricchezze e dei piaceri della vita, non crescono spiritualmente. “Quello che è caduto tra le spine sono coloro che ascoltano, ma se ne vanno e restano soffocati dalle preoccupazioni, dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturità.” (Luca 8:14). Quante scuse a volte troviamo per giustificare le nostre debolezze: “Tutti insieme cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e ho necessità di andarlo a vedere; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi.” Un altro disse: “Ho preso moglie, e perciò non posso venire” (Luca 14:18-20). Buttiamo via dunque le nostre giustificazioni e l’amore per le cose del mondo: “Non amate il mondo né le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l’amore del Padre non è in lui. Perché tutto ciò che è nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volontà di Dio rimane in eterno” (1 Giovanni 2:15-17).

Buttiamo via tutte quelle abitudini che non ci permettono di leggere e meditare la Parola di Dio

Talvolta abbiamo abitudini che tolgono tempo alla lettura e meditazione della Bibbia. Ricordiamoci che senza cibo ed acqua, l’uomo muore. Allo stesso modo, senza la Parola di Dio, l’uomo è destinato alla morte spirituale. Colui che trascura la Scrittura, vede il suo cuore indurirsi giorno dopo giorno: “perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile,sono divenuti duri d’orecchi, e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi,non comprendano con il cuore, non si convertano, e io non li guarisca” (Atti 28:27). Non è forse vero che mentre l’uomo parla a Dio attraverso la preghiera, Dio parla all’uomo attraverso la Sua Parola? Dio, infatti, vuole comunicarci la Sua volontà: “Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo, giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è scritto; poiché allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai” (Giosuè 1:8). Dio stesso diede a Giosuè questo consiglio che restò valido per ogni generazione. Deve essere presente in ogni credente questo desiderio: “Mi alzo prima dell’alba e grido; io spero nella tua parola. Gli occhi miei prevengono le veglie della notte, per meditare la tua parola”(Salmo 119:147-148). Quanto tempo dedichiamo alla TV? Quanto tempo perdiamo in cose futili ed inutili? Torniamo alla Parola di Dio per vivere nella luce: “Alla legge! Alla testimonianza! Se il popolo non parla così, non vi sarà per lui nessuna aurora!” (Isaia 8:20).

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