Squilli di tromba

trombaAlzo gli occhi verso i monti … Da dove mi verrà l’aiuto? (Salmo 121:1)

Abiia, figlio di Roboamo (2 Cronache cap. 13), uomo mite e timoroso di Dio, ebbe un regno molto breve ma intenso. Geroboamo, già ribelle a Roboamo, a capo dell’esercito d’Israele con ottocentomila soldati, gli mosse guerra nel tentativo di detronizzarlo. Abiia contava solo quattrocentomila soldati di Giuda e ben presto si trovò accerchiato da tutti i lati. L’esito della battaglia era scontato ma Abiia e i suoi soldati gridarono all’Eterno mentre i sacerdoti fecero squillare le loro trombe. Quest’atto di fede mosse l’onnipotenza di Dio e Geroboamo subì una solenne sconfitta e fu umiliato. In circostanze diverse ma in situazioni simili, a volte ci troviamo anche noi.

Circondati e oppressi nella mente e nello spirito ci sentiamo schiacciati dal peso dell’afflizione. Non sempre siamo responsabili delle nostre afflizioni ma lo siamo sempre per le reazioni. Potremmo concentrare l’attenzione sul nemico e sulle nostre pochezze con inevitabile sconfitta oppure, come fece Abiia, alzare la voce a Dio, guardare verso i monti, fare squillare le nostre trombe e la vittoria sarà nostra. Non perderti d’animo, rialzati e abbi fiducia in Colui che può ogni cosa.

Pastore Raffaele Lucano

 

 

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