Capitolo 7 – IL MATRIMONIO – SPOSI MA FELICI

wd cap 7“La casa si edifica con la sapienza e si rende stabile con la prudenza”

Proverbi 24:3

EDIFICARE NELL’AMORE

Efesi 4:16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l’aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore di ogni singola parte, per edificare se stesso nell’amore.

Se ciò vale per la Chiesa tanto più acquista valore per la edificazione del matrimonio. Come una spiaggia è formata da tanti granelli di sabbia così il matrimonio si forma e si edifica tramite molteplici situazioni quotidiane. Nel matrimonio non vi è nulla di scontato! Ogni giorno i coniugi devono attivarsi affinchè il proprio rapporto si sviluppi in ogni singola parte. Entrambi, nella misura delle proprie capacità e competenze, devono prodigarsi a edificare il matrimonio nell’amore concreto e quotidiano. In questa ultima parte di queste riflessioni, saranno evidenziati alcuni suggerimenti pratici, una sorta di decalogo che ci permetterà di realizzare che si può essere felicemente sposati.

PREGARE INSIEME

Matteo 18:19 E in verità vi dico anche: Se due di voi sulla terra si accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sarà loro concessa dal Padre mio che è nei cieli.

Prima dell’era di Internet, ai tempi di Carosello e della TV dei Ragazzi, le famiglie cristiane usavano fare il culto di famiglia. Un breve periodo di comunione in cui ogni membro poteva adorare il Signore. Si pregava per le situazioni difficili e i figli si sentivano protetti, crescendo nella grazia del Signore. Non è sufficiente la preghiera per la benedizione dei pasti o rivolgere sporadicamente un pensiero a Dio, marito e moglie, in particolare, dovrebbero avere dei momenti in cui aprire il cuore a Dio e sottoporre a Lui la conduzione famigliare. A quei tempi, il timore di Dio, l’ubbidienza e la sottomissione alla Sua volontà producevano un dolce “profumo spirituale” che riempiva tutta la casa 

Giovanni 12:3 Allora Maria, presa una libbra d’olio odorifero di nardo schietto, di gran prezzo, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò co’ suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo dell’olio.

RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI, INSIEME!

I Corinzi 9:26 Io quindi corro ma non in modo incerto, lotto al pugilato, ma non come chi batte l’aria.

Si dice che la differenza è ricchezza. Una verità valida soprattutto tra i coniugi. Nella libertà in cui Dio ci ha creati, ciascun coniuge può e deve esprimere la propria personalità. Spesso si commette l’errore di voler trasformare il coniuge a propria immagine e somiglianza togliendo il piacere della scoperta e della creatività. Invece di annichilire si dovrebbe pregare per l’emancipazione e la crescita reciproca e individuale. Non deve esistere rivalità ma, come una squadra, assumere il proprio ruolo e insieme lottare per raggiungere gli obiettivi. Una coppia che si è creata degli obiettivi non “batte l’aria a vuoto” ma è stimolata a stare insieme perché sanno che hanno bisogno di uno dell’altra.

Fare progetti entusiasma e induce la coppia all’unità. E’ fondamentale che entrambi progettino per il futuro economico, per l’educazione dei figli, per stabilire il tipo di conduzione. In particolare, fare progetti per servire il Signore è garanzia di solidità.

Ecclesiaste 4:12 … una corda a tre capi non si rompe così presto.

RITAGLIARE DEL TEMPO … SENZA FIGLI (E SUOCERI).

Cantico dei Cantici 2:14 Mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce, nel nascondiglio delle balze, mostrami il tuo viso, fammi udire la tua voce; poiché la tua voce è soave, e il tuo viso è bello.

Alcune coppie sono così assorbite dalle preoccupazioni e dai figli da dimenticarsi di prendersi cura di sé stessi e del loro rapporto. I figli, i doveri verso i genitori, il lavoro, la carriera, i debiti da pagare e finanche gli impegni religiosi non dovrebbero mai appropriarsi dell’attenzione reciproca. Ogni giorno dovremmo ritagliare un po’ di tempo per parlarci e ascoltarci. Condividere le difficoltà ma anche sapersi ascoltare per trovare un’intesa. Con l’avanzare dell’età si matura e si dovrebbe cambiare al meglio ma non è sempre così. Quando non si ha più nulla da scoprire (o si crede), se non vogliamo rischiare di trovare al nostro fianco un estraneo dobbiamo abituarci a conoscerlo giorno dopo giorno e crescere insieme.

SAPER LITIGARE E … PERDONARE

Romani 15:5 Il Dio della pazienza e della consolazione vi conceda di aver tra di voi un medesimo sentimentosecondo Cristo Gesù.

E’ impensabile che non nascano divergenze tra coniugi, specialmente con l’avanzare degli anni. Alcune si risolvono col buon senso, applicando il principio dell’amore che copre “moltitudini di peccati” I Pietro 4:8 Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perché l’amore copre moltitudine di peccati,altre, prima ancora che si trasformino in muri di separazione, necessitano maggiore attenzione e autocritica. Soprattutto devono essere valutate secondo i principi delle Scritture. Non è utile e nemmeno edificantescoprire chi ha torto o ragione (se non per imparare dai propri errori) ma bisogna tendere alla ricerca della verità e della giustizia (cose giuste) per il bene del rapporto. Alcune liti producono insanabili ferire nell’anima che difficilmente si rimarginano, altre potrebbero trasformarsi in una sorta di benedizione in quanto, dopo aver compreso il motivo, produce maggiore conoscenza. Quando si litiga mai usare espressioni forti e offensive né mancare di rispetto rievocando il passato, citare i famigliari o enfatizzare su particolari debolezze. Mai dire o pensare alla separazione come coercitivo o spauracchio. Molti pensieri si trasformano in realtà! Soprattutto, imparare a perdonare. Quante volte il giorno? 490 volte (e oltre) Efesini 4:26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra il vostro cruccio.

TONI DISTENSIVI

Proverbi 15:1 La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l’ira.

Se è vero (come è vero) che la risposta determina il futuro della giornata, è anche vero che chi si propone o inizia un dialogo deve usare e mantenere toni distensivi. Non è il tono della voce e neppure l’aggressività a dare ragione ma la verità e la giustizia. Spesse volte un tono di voce, un timbro alterato danno un significato diverso a ciò che si vuole realmente esprimere. Alcune persone sembrano sempre arrabbiate come se lo fossero realmente. Vivono sul “filo del rasoio” emotivo in attesa di uno spunto per esprimere la loro negatività. Un atteggiamento di continua riconoscenza verso il Signore ci permetterà di instaurare, sin dal mattino, un ambiente disteso e armonioso.

PERMALOSITA’ E SUSCETTIBILITA’

1 Corinzi 13:4-7 L’amore è paziente, è benevolo; l’amore non invidia; l’amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non addebita il male,non gode dell’ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa.

L’eccessivo orgoglio è un sentimento che produce effetti dannosi alla relazione di coppia. Essere troppo sensibili alle parole o alle azioni ricevute, potrebbe alimentare ferite che, in realtà non esistono. Il permaloso tende ad amplificare a suo danno ogni atteggiamento perché è condizionato dal sospetto, vive e vede il male anche dove non esiste. Il sospetto e la mala fede soffocano l’armonia. I fantasmi che si annidano nella mente diventano nemici pronti ad atterralo. Tale situazione genera continui dissensi e, con l’andare del tempo, trasforma l’atmosfera in una sorta di “terrorismo domestico”.

SPOSI E AMICI 

Proverbi 17:17 L’amico ama in ogni tempo; è nato per essere un fratello nella sventura.

Il nemico è fuori casa! Domandiamoci: A chi confida il nostro coniuge le sue preoccupazioni? Con chi condivide i suoi segreti senza essere giudicato? E’ difficile, è vero, essere anche amici ma deve diventare realizzabile. L’amico ama in ogni tempo e, soprattutto sa ascoltare prima di giudicare e dare consigli di opportunismo. L’amico ha nel cuore il bene e lo sviluppo dell’amico. Desidera la sua emancipazione, gioisce vederlo prosperare e soffre quando lui soffre. L’amico non antepone le sue idee e convinzioni, non si innalza a consigliere ma riflette attentamente, prega per lui e lo consiglia per il suo bene. Alcune coppie vivono la loro quotidianità come se fossero “cane e gatto”. Si amano ma non si sopportano.E’ più utile un incoraggiamento che mille rimproveri. La loro giornata è costellata di continui rimproveri ed accuse. Ogni singola parola o azione sono motivo di divergenza.

IRONIA E UMORISMO

Giovanni 15:11 Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa.

Il matrimonio è una delle relazioni più serie e merita la massima attenzione e impegno ma ciò non significa che non possa essere anche motivo di gioia e di allegrezza. La casa deve essere un luogo in cui si realizza serenità e distensione emotiva. I problemi e le preoccupazioni rischiano di far precipitare l’armonia coniugale in una sorta di tunnel depressivo che bisogna contrastare con una decisa presa di posizione. Impariamo a sorridere, ad usare ironia. Ritagliare tempo e creare situazioni per esprimere gioia, ciò farà bene al rapporto matrimoniale.

TI AMO

Filippesi 2:1-2 Se dunque v’è qualche incoraggiamento in Cristo, se vi è qualche conforto d’amore, se vi è qualche comunione di Spirito, se vi è qualche tenerezza di affetto e qualche compassione, rendete perfetta la mia gioia, avendo un medesimo pensare, un medesimo amore, essendo di un animo solo e di un unico sentimento.

L’amore, come tutti i sentimenti, se non sono espressi rimangono platonici. Seppur vero e casto se non si trasforma in azione rimane mentale, teorico e senza frutto. L’amore si ciba di azioni e di parole dolci. Esso cresce anche con piccoli ma quotidiani atti di gentilezza, tenerezza e affettuosità. E’ fondamentale che gli sposi reciprocamente dichiarino verbalmente il loro amore, specialmente quando si inizia a perdere il vigore e la bellezza tende a declinare. Non è sufficiente “sapere” che il nostro coniuge ci ama, abbiamo bisogno di sentircelo dire e manifestare … tutti i giorni. Nel matrimonio mai nulla è scontato, ogni giorno dobbiamo alimentare il fuoco con gesti e parole di affetto.

INTIMITA’

Matteo 19:5-6“Perciò l’uomo lascerà il padre e la madre, e si unirà con sua moglie, e i due saranno una sola carne” Così non sono più due, ma una sola carne; quello dunque che Dio ha unito, l’uomo non lo separi».

Quando si tenta di parlare di intimità coniugale scende un velo al fine di coprire un ingiustificato imbarazzo. Ancora oggi alcuni coniugi cristiani preferiscono evitare l’argomento come se non appartenesse alla sfera del matrimonio. La Bibbia, dedica persino un libro intero per mostrare quale bellezza e purezza contiene l’intimità sessuale tra i coniugi. Il Cantico dei Cantici narra l’amore (non solo platonico) tra il re Salomone e una giovane donna, la Sunamita, ed è l’espressione più ampia del comando di Dio (ribadito da Gesù in Matteo). Secondo alcuni consulenti matrimoniali, in accordo con accreditati psicologi e psichiatri, l’intimità concorre, in termini percentuali, alla formazione di un matrimonio felice pari al 30%. Ciò significa che non è determinante per il funzionamento del matrimonio ma, sicuramente, partecipa all’equilibrio e a un rapporto appagante. Quali insegnamento possiamo trarre dalla parola di Dio? Dovremmo dedicare una o più lezioni a tale argomento ma in questa sede ci soffermiamo semplicemente e velocemente sul valore, sui diritti e doveri reciproci.

1 Corinzi 7:2-5 “… per evitare le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. Il marito renda alla moglie ciò che le è dovuto; lo stesso faccia la moglie verso il marito. La moglie non ha potere sul proprio corpo, ma il marito; e nello stesso modo il marito non ha potere sul proprio corpo, ma la moglie. Non privatevi l’uno dell’altro, se non di comune accordo, per un tempo, per dedicarvi alla preghiera; e poi ritornate insieme, perché Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza”

  • Il corpo del marito non gli appartiene e il corpo della moglie appartiene al marito.
  • Esiste il “dovere” di dare al coniuge ciò che gli è dovuto.
  • Concessione del proprio corpo come un dono offerto al coniuge.
  • Dialogo e armonia (Non privatevi … se non di comune accordo).

IN CONCLUSIONE

Efesi 3:14-19 Per questo motivo piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ogni famiglia nei cielie sulla terra prende nome, affinché egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere potentemente fortificati, mediante lo Spirito suo, nell’uomo interiore, e faccia sì che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, perché, radicati e fondati nell’amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, l’altezza e la profondità dell’amore di Cristo e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinché siate ricolmi di tutta la pienezza di Dio.

In seno della famiglia si edifica la “prima” chiesa. Ciò che succede nella vita privata di ciascun credente e nella sua famiglia si riflette, inesorabilmente e senza rendersene conto, sull’andamento della Chiesa. La famiglia che nomina e vive il nome di Dio, che realizza il Suo carattere e si edifica nel Suo timore, viene potentemente fortificata ne suo interno. Da Dio prende il nome e si arricchisce della Sua gloria. Una famiglia che edifica se stessa nell’amore fondata sulla roccia Cristo Gesù e quando la tempesta la sorprenderà, essa non sarà smossa, non vacillerà perché ha imparato a vivere unita e legati ad un unico obiettivo: La gloria di Dio.

Questo compito è affidato ai due coniugi, senza riserva e senza limiti, nell’ambito dei propri ruoli.

Cornaredo – 2018

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