Una nuova vita in Gesù

IMG_9713BSono una figliola di Dio da quindici anni. Quando il Signore è entrato nel mio cuore, ero già sposata e madre di due bambini. Non sono nata in una famiglia cristiana, ma c’è sempre speranza al calvario di Cristo. Mediante mia sorella, nella mia fanciullezza, ho frequentato la scuola domenicale e lì, ho potuto conoscere la verità.  A motivo di alcune circostanze, all’età dell’adolescenza non ho camminato per essa e mi sono allontanata dalla chiesa. Nel mio cuore però ho sempre serbato l’amore per il Signore. Grazie alla Sua smisurata misericordia, a distanza di anni Egli è entrato nella mia vita e da quel giorno, malgrado le mille difficoltà, vi ha ininterrottamente dimorato. Quando penso alla mia esistenza, scopro che comunque Dio, sebbene fossi soltanto una Sua creatura, nella Sua onniscienza mi ha guardata, protetta ed ha cominciato a costruire la mia esistenza come tanti tasselli di un puzzle (finora incompleto!). Sono certa di quanto affermo, poiché l’Iddio nostro, in passato, si è servito di mio padre e di mia madre affinché avessi un’educazione rigida, e, seppur non biblica, è stata comunque di sani principi morali perciò, in virtù dell’aiuto divino, non ho praticato inopportune esperienze nel mondo. Sebbene il Signore mi parlasse, io non riuscivo ad ascoltare la Sua voce.

 

 Egli ha permesso una malattia nella mia famiglia per entrare stabilmente nel mio animo, però io non l’ho compreso! Mio marito, infatti aveva trovato una soluzione “umana” al problema: avremmo portato nostro figlio ovunque ci sarebbe stato un efficientissimo dottore, persino in capo al mondo! Non è mancato molto e la mia vita è stata travolta da un nuovo episodio doloroso. Un giorno, mi sono trovata veramente sola e se non fosse stato così, oggi non sarei alla presenza del Signore. Ricordo quella domenica di settembre del 1994, ero veramente affranta, vuota ed in grande sofferenza. Una luce ha illuminato la mia mente e mi ha condotto nella casa dell’Iddio vivente. Là in quel luogo, sin dal primo istante, ho sentito la presenza e l’amore di Gesù per me. Gli ho chiesto perdono ed una nuova luce ha rischiarato la mia vita:“ …le cose vecchie sono passate; ecco sono diventate nuove” (II Co. 5:17). Essere Sua figlia è un grande privilegio, nondimeno implica una grande responsabilità. Dio tiene fermamente conto di come gestiamo la nostra vita e della testimonianza che proponiamo con i nostri atti. In me, la fede per l’Iddio dell’impossibile è cresciuta di giorno in giorno, la Sua Parola è diventata la mia àncora, ogni istante, il mio modo di relazionarmi è stato modificato dal mio Salvatore, dentro di me ho realizzato il verso del profeta Ezechiele: “…toglierò dal vostro corpo il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Metterò dentro di voi il mio Spirito” (Ez. 36:26-27). Consapevole della mia nuova vita spirituale e di essere testimone di Cristo, il 9 giugno del 1998, in ubbidienza al comandamento di Gesù: “Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo…” (At. 2:38); davanti ai fratelli, alla mia famiglia, e a molte persone che non avevano mai ascoltato la Buona Notizia della Salvezza, sono scesa nelle acque battesimali del Ticino. In tutte le vicissitudini della mia esistenza ho visto la mano potente del Signore operare prodigi e non l’ha fatto solo nel tempo passato, ma pure in quello presente. Per mezzo della fede sono stata beneficiata di guarigioni del corpo e di quelle che pur non vedendosi nel fisico, sono grandi benedizioni dell’anima.  Il 20 gennaio 2003, era passato il mio compleanno da qualche giorno, e nonostante avessi espresso al Signore il desiderio di non volere regali materiali che potessero soddisfare le mie momentanee sollecitudini ma un sostegno per essergli testimone nel mondo e per il delicato periodo di sofferenza nel quale mi trovavo, ero delusa perché pensavo Egli non avesse risposto alla mia preghiera. Tuttavia, quel giorno, il Signore aveva preparato ogni cosa: con un numero esiguo di sorelle ci siamo trovate a pregare e come è scritto nella Bibbia: “Dove due o tre sono radunati nel mio nome Io sono presente” (Mt. 18:20); non solo è stato con noi, ci ha pure benedetti grandemente con lo Spirito Santo allo scopo di realizzare tutte insieme il passo in Atti degli Apostoli: “Tutti furono riempiti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, come lo Spirito dava loro di esprimersi” (At.2:4). E’ bello scoprire a distanza di anni come Dio è stato sempre fedele, ha condotto il mio cammino spirituale e, seppur mio marito non abbia intrapreso un percorso di servizio e non si sia arreso totalmente a Lui, perché in cuor suo reputa la vita cristiana un sacrificio molto grande, qualcosa di troppo arduo e difficile da concretizzare, egli ama il Signore e non ha mai ostacolato i miei passi. Ogni attimo ringrazio Dio per quella fiammella che ha posto dentro di me, che Egli stesso, provvede ad alimentare. Al nostro Signore sia la gloria e la lode!

Marilena

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