Cammina sulle acque, attraverso le acque, nonostante le acque

Anche il silenzio è una risposta. Sicuramente non quella che vorremmo. Ma è la Sua risposta. Mi torna alla mente la predicazione del F.llo Germano Giuliani durante l’ultima sua visita alla nostra comunità in occasione di un culto di battesimi. Sulla parete dietro al pulpito nella nostra sala di culto c’è la scritta: “Gesù è il Signore”. Il F.llo Giuliani, soffermandosi su quella scritta disse: “Signore significa padrone. Provate a rileggere: “Gesù è il padrone” Vi suona male? La verità talvolta è scomoda, ma è pur sempre la verità.” Non che il Signore non ci voglia spiegare, dalla Parola evinciamo, infatti, questo invito: “Venite, discutiamo insieme …” (Isaia 1:18), ma non possiamo confondere i ruoli: se Lui è il Maestro, noi non possiamo che essere allievi alla scuola di Dio. Non ci dobbiamo dimenticare il progetto di Dio per noi. Vuole portarci in Cielo con Lui per l’eternità. Ed userà ogni mezzo a Sua disposizione per farlo. Con l’esempio di Ezechiele vuole farci comprendere che dobbiamo camminare nonostante le acque, invero nuotare. Come si preparano gli atleti per vincere una gara di nuoto? Esercitando tecnica e costanza. Una non è efficace senza l’altra. Pietro era un esperto pescatore, ma era rientrato a barca vuota. Per godere della pesca miracolosa, aveva applicato la tecnica con costanza. In altre parole era stato ubbidiente: “Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati e non abbiamo preso nulla, però secondo la tua parola, getteremo le reti” Luca 5:5). Tuttavia l’intento di Gesù, andava al di là della semplice abbondanza materiale come ricompensa all’ubbidienza: “Allora Gesù disse a Simone: Non temere d’ora in poi sarai pescatore di uomini!” (Luca 5: 10). Il Signore di Simon Pietro e lo stesso ieri, oggi ed in eterno e, per perseguire il Suo progetto, permette le più svariate circostanze nella nostra vita: in talune occasioni il Signore desidera che noi camminiamo con Lui sulle acque per testimoniare della Sua potenza, in altre che camminiamo con Lui attraverso le acque, per dimostrare la nostra fiducia, in tal altre, che camminiamo con Lui nonostante le acque, affinché esercitiamo l’ubbidienza. In ognuna di queste circostanze, noi, con il nostro comportamento, possiamo dare a Lui la Gloria che merita.

 Pastore Raffaele Lucano

 

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