Sebbene il linguaggio usato da Dio sia chiaro e comprensibile da tutti, la Sua Parola contiene dei principi dottrinali che potrebbero presentare qualche ombra alla mente razionale umana e che devono essere accettati per fede. Tra i principali si annovera la dottrina della Trinità. E’ un concetto che le nostre limitate parole non possono esprimere, in modo efficace ed esaustivo, l’immensità di Dio. Capire appieno tale immensità è impossibile per l’uomo, pertanto questa breve ricerca si limita semplicemente ad “accarezzare” questa realtà divina.
Non di meno, coloro che sono alla ricerca della verità, troveranno una plausibile certezza fondata sulla veridicità della Parola stessa, in quanto infallibile e attribuita a Dio stesso. Il termine “Trinità” non viene impiegato nella Bibbia in modo esplicito ma molti passi biblici esprimono con fermezza e chiarezza la Sua realtà. Questa apparente omissione non dovrebbe turbare la nostra mente in quanto altri personaggi non sono esplicitamente nominati ma sono ugualmente veri ed esistenti. La parola “nonno”, ad esempio, non è scritta, ma sappiamo che nella Bibbia c’erano dei nonni (Abrahamo era il nonno di Giacobbe). Il termine Trinità intende l’esistenza di tre persone coesistenti e coeterne che partecipano alla formazione di Dio. Ciò non vuol dire che ci sono tre dèi in quanto esiste un solo Dio, Eterno ed Onnipotente, ma che le tre Persone, distinte e separate, formano l’unico e vero Dio. Detto questo, cerchiamo di approfondire questa fondamentale dottrina alla luce della Parola di Dio.
Esiste un solo Dio
Deuteronomio 6:4-10: “Ascolta, Israele: l’Eterno, l’Iddio nostro, è l’unico Eterno. Tu amerai dunque l’Eterno, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l’anima tua e con tutte le tue forze. E questi comandamenti che oggi ti do ti staranno nel cuore; li inculcherai ai tuoi figliuoli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Te li legherai alla mano come un segnale, ti saranno come frontali tra gli occhi, e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte. E quando l’Eterno, l’Iddio tuo, t’avrà fatto entrare
nel paese che giurò ai tuoi padri, Abrahamo, Isacco e Giacobbe, di darti; quando t’avrà menato alle grandi e buone città che tu non hai edificate”
I Corinzi 8:4: “Quanto dunque al mangiar delle carni sacrificate agl’idoli, noi sappiamo che l’idolo non è nulla nel mondo, e che non c’è alcun Dio fuori d’un solo.”
I Timoteo 2:5: “Poiché v’è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo.”
La trinità è costituita da tre persone
Genesi 1:1: “Nel principio Iddio creò i cieli e la terra.”
Genesi 3:22: Poi l’Eterno Iddio disse: “Ecco, l’uomo è diventato come uno di noi quanto a conoscenza del bene e del male.” Guardiamo ch’egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell’albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo”.
Isaia 6:8: “ Poi udii la voce del Signore che diceva: “Chi manderò? E chi andrà per noi?” Allora io risposi: “Eccomi, manda me!”
Matteo 3:17: “Ed ecco una voce dai cieli che disse: Questo è il mio diletto Figliuolo nel quale mi son compiaciuto.”
II Corinzi 13:13: “La grazia del Signor Gesù Cristo e l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.”
Per una maggiore conferma sarebbe utile conoscere l’ebraico. In Genesi 1:1 il nome “Iddio” è scritto nella forma plurale “Elohim”, mentre in Genesi 3:22 e Isaia 6:8 viene usato il pronome plurale “noi”, quindi il nome Elohim si riferisce a più di una persona. In italiano abbiamo solo due forme, il singolare ed il plurale. In ebraico ve ne sono tre: singolare, duale e plurale. La forma “duale” è usata per indicare la “coppia” come ad esempio gli occhi, le orecchie, le mani, le gambe, ecc. Il nome Elohim e il pronome “noi” sono nella forma “plurale” ed indica più di uno e più di due. Molti riferimenti biblici enfatizzano le tre persone del Padre, Figlio e Spirito Santo. Pertanto siamo certi che la parola Elohim si riferisce ad Essi.