La Salvezza: un dono offerto all’umanità

Odio, rancore, risentimenti e desiderio di vendetta: Il credente nato di nuovo non può, non deve, avere o, peggio ancora, alimentare tali sentimenti verso il prossimo. Se sei stato perdonato dai tuoi peccati, sei chiamato ad offrire il perdono a chi ti ha arrecato un torto. Un cuore rigenerato non può godere della vera pace se nutre ancora sentimenti ostili verso gli altri. In particolare verso parenti, amici, fratelli e sorelle, da coloro, cioè, che forse ci aspetteremmo più comprensione ma che, a volte non c’è. Il perdono è un “atto del cuore” (e non solo una facciata) che si concede a colui che ci ha offesi, indipendentemente dal fatto che questi ci abbia chiesto il perdono Matteo 6:14-15 Poiché se voi perdonate agli uomini i loro falli, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà i vostri falli. In Matteo 18:24-35, Gesù narra una parabola che dovrebbe farci riflettere. Il servo che non volle condonare il debito al suo conservo di 100 denari, ricevette la grazia di essere condonato di ben 10.000 talenti, ovvero di 60.000.000 denari (1 talento=6.000 denari romani). Saremo disponibili a concedere il perdono nella misura in cui abbiamo realizzato il perdono di Dio.

Dipendenze del peccato: Fumo, droga, alcool, gioco d’azzardo, pornografia, cibo,  bisogno di apparire (abbigliamento) desiderio di comprare (sindrome da acquisto compulsivo) e tutto ciò che ci costringe alla dipendenza. Alcuni pensano che questi siano dei divieti imposti dalla chiesa evangelica, in realtà è la naturale consapevolezza del credente, nato di nuovo, di appartenere, non più a se stesso ma a Cristo. Noi siamo il Tempio dello Spirito Santo e, quindi, abbiamo una diretta e profonda responsabilità di come trattiamo il nostro corpo I Corinzi 6:19 E non sapete voi che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? I Corinzi 6:12 Ogni cosa m’è lecita, ma non ogni cosa è utile. Ogni cosa m’è lecita, ma io non mi lascerò dominare da cosa alcuna.

Compagnie e luoghi di divertimento: Amicizie mondane, stadi, discoteche, pub, musiche, riviste, sale da gioco (bingo), sono luoghi e contesti che inducono il cristiano, nato di nuovo, al peccato. Anche l’uso della TV e di Internet, sono pericoli per il nostro spirito. Dobbiamo saper scegliere e selezionare ciò che ci fa meno male II Corinzi 6:14-15 non vi mettete con gl’infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v’è egli fra la giustizia e l’iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v’è di comune tra il fedele e l’infedele? Il credente, nato di nuovo, abbandonate le vecchie compagnie, avrà il desiderio di dimorare con i fratelli, condividerne le esperienze spirituali e procacciare la comunione fraterna. Egli troverà il suo diletto stare con i fratelli ogni volta che se ne presenta l’occasione. (Salmo 133).

Superstizione e tradizioni religiose: Malocchio, iella, gatto nero, sfortuna o fortuna, e altre sciocchezze del genere non dovrebbero più esistere nei cuori dei credenti, nati di nuovo. Amuleti, portafortuna, braccialetti e quant’altro, non dovrebbero più appartenerci. Dio ha il controllo della nostra vita ed Egli ci dona ciò di cui abbiamo veramente bisogno. La fiducia e la sottomissione sono le basi per una vita serena con Dio: Filippesi 4:6 Il Signore è vicino. Non siate con ansietà solleciti di cosa alcuna; ma in ogni cosa siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera e supplicazione con azioni di grazie. Lo stesso vale per le tradizioni religiose. L’idolatria è punita da Dio, il farci immagini e adorarle è un abominio per Dio Galati 5:19-21 Or le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurità, dissolutezza, idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, sètte, invidie, ubriachezze, gozzoviglie, e altre simili cose; circa le quali vi prevengo, come anche v’ho già prevenuti, che quelli che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio. Scrolliamoci di dosso questo retaggio che proviene da un insegnamento tradizionale largamente diffuso, esso è in contrasto con la Parola di Dio.

Mondanità e facili costumi: Il credente, nato di nuovo, è una persona morigerata, equilibrata, assennata. La parola “mondanità” si traduce anche con “futilità, frivolezza, vanità”. Gesù ha insegnato che le “cure mondane” soffocano la Parola che rimane infruttuosa Matteo 13:22 E quegli che ha ricevuto la semenza fra le spine, è colui che ode la Parola; poi le cure mondane e l’inganno delle ricchezze affogano la Parola; e così riesce infruttuosa. Per questo motivo alcuni che chiedono a Dio non ricevono: Giacomo 4:3  …domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.

Come avrete notato, ho usato spesso la frase “il credente, nato di nuovo”, al quale queste brevi riflessioni di carattere dottrinale, sono rivolte. Il credente, nato di nuovo, le apprezzerà, le ricercherà, chiederà aiuto allo Spirito Santo affinché possa trovare l’approvazione di Dio e non degli uomini II Timoteo 2:15 Studiati di presentar te stesso approvato dinanzi a Dio: operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli rettamente la parola della verità.

Pastore Raffaele Lucano

Lascia un commento