No frutto? No tralcio!

Queste, più che apprezzabili, sono la conseguenza della realizzazione della grazia. Ciò che vogliamo, infatti, analizzare nel profondo, è il frutto in senso spirituale. Ancora una volta troviamo conforto nella Parola: “Il frutto dello Spirito invece è: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo” (Galati 5:22). Ad una prima lettura, appare errata la coniugazione del verbo essere al singolare. In realtà non è così, in quanto il frutto è uno, ed i successivi nove vocaboli che seguono, esprimono tutte le sue inscindibili caratteristiche.  Se camminiamo sulla via della santificazione, questi aspetti del frutto dello Spirito devono emergere nel nostro carattere affinché possano esprimersi nel nostro comportamento. Se da un lato accettando Gesù come personale Salvatore, riceviamo la salvezza e, contestualmente lo status di santità, dall’altro (lo evinciamo semplicemente dall’etimologia del vocabolo: santo significa, infatti, appartato per un servizio) è evidente che dobbiamo in qualche modo adempiere questa condizione ed esercitarla attraverso la santificazione. “Siamo santi, santifichiamoci!” Potremmo quasi adottare questo motto a guisa d’incoraggiamento! Certo è che, essendo opera dello Spirito Santo, se noi abbiamo l’onere di essere collaboratori, abbiamo altresì l’onore, o per meglio dire il privilegio, di poter chiedere aiuto per ricevere le forze spirituali per la santificazione: la santità in azione! Lo Spirito Santo ci trasformerà da cristiani per interesse in cristiani per amore! E sarà l’amore (guarda caso la prima delle caratteristiche del frutto dello Spirito) a muoverci. Saremo così una Chiesa che risplende della gloria di Dio. Oggi il Signore rinnova l’invito al Suo popolo: esaminiamo se e quale frutto stiamo offrendoGli, andiamo, o torniamo, a Lui con frutti degni del ravvedimento, poiché il Suo braccio non si è accorciato, è ancora il tempo della grazia. Oggi, Egli, ancora una volta ci dice: “Dissodatevi un campo nuovo e non seminate fra le spine! Circoncidetevi per il Signore, circoncidete il vostro cuore …” (Geremia 4: 3-4). Ancora oggi l’angelo del Signore dice a te e a me: “Perché cerchi il vivente fra i morti?” (Luca 24:5). Il sepolcro è vuoto, Gesù vive, nel tuo e nel mio cuore! Che lo vedano tutti! Alleluja!

Pastore Raffaele Lucano

 

 

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