Servizio cristiano – 02) Buoni amministratori

Qualcuno ha descritto la generosità utilizzando tre figure: la pietra, la spugna ed il favo di miele. Con il primo esempio possiamo descrivere quanti, sebbene incoraggiati, non offrono che poche schegge. Con il secondo, quanti, solo se stimolati, offrono solo una parte di ciò che hanno. Infine, quanti offrono spontaneamente e copiosamente, perché prima riempiti delle benedizioni dall’alto, possono ben essere rappresentati dal terzo esempio. Offrire i nostri beni. Ben sapendo che non è proprietario, bensì solo amministratore “Poiché chi sono io, e chi è il mio popolo, che siamo in grado di offrirti volenterosamente così tanto? Poiché tutto viene da te; e noi ti abbiamo dato quello che dalla tua mano abbiamo ricevuto.” (I Cronache 29:14), per il credente la liberalità è evidenza dell’ubbidienza alla Parola. Offrire al Signore, è, infatti, un comando biblico. Il Signore non ci chiede mai più di quanto possiamo dare. Parlando di quattrini, dobbiamo utilizzare gli strumenti adatti: valori assoluti e percentuali.

Servizio cristiano – 01) Essere discepoli

Essere discepcamminataSpiaggiaoli implica un livello di consacrazione tale da mettere Gesù al primo posto in ogni aspetto della nostra vita (Matteo 22:37). L’etimologia del vocabolo fa riferimento all’apprendimento pratico di chi assimila l’esempio di vita del proprio maestro (Matteo 10:1; Marco 3:13-15), e non si limita dunque ad imparare da studente. Il discepolato non è solamente vita di rinuncia, bensì di grande gioia. Infatti, quando Dio è onorato attraverso la nostra consacrazione ed il nostro servizio, Egli si compiace nell’elargirci le Sue benedizioni. La chiamata del discepolo. Grandi folle furono a contatto con Gesù, ma solo un esiguo numero di uomini lo seguì per apprendere i Suoi insegnamenti e vivere una vita intima con Lui (Matteo 5:1; 23:1; Marco 10:46). Il discepolato deve essere scelto in modo serio, ponderato e convinto, considerando tutte le implicazioni, e non solo a seguito di un’emozione, seppur intensa. Se è vero come è vero che Dio è amore e Gesù ci dice di amare i nostri nemici, non è pensabile che ci consigli di odiare i nostri familiari. Questo verbo, infatti, nella lingua ebraica era utilizzato per esprimere una sorta di “amore minore”.

Famiglia – 13) Appartenere alla famiglia di Dio

E’ stato trattato l’argomento fondamentale della famiglia e del suo alto valore sociale, morale ed affettivo, oggi la valuteremo sotto il profilo spirituale, come appartenere ad essa, privilegi e conseguenze. Metteremo in evidenza, per sommi capi, la famiglia terrena con la prospettiva della famiglia spirituale. Così come un figlio può essere considerato appartenente ad una famiglia per il fatto che nasce in quella famiglia, ereditandone i geni, la storia, il contesto ed anche diritti e doveri, alla stessa stregua, per appartenere alla famiglia di Dio bisogna possedere i requisiti necessari.

Famiglia – 12) La famiglia e la società

La famiglia e la Chiesa

La famiglia ha bisogno della chiesa e la chiesa ha bisogno della famiglia. Essa ha un importante compito da svolgere: l’evangelizzazione e l’istruzione. Se i credenti vogliono raggiungere questi obiettivi, devono consolidare la relazione tra comunità e famiglia. Un’ora di scuola domenicale o di culto non possono bastare al bisogno di una preparazione spirituale, tuttavia la famiglia che instaura una giusta relazione con Dio e riflette l’amore di Cristo, diventa la spina dorsale della comunità. I genitori hanno la responsabilità di insegnare ai figli ad apprezzare la chiesa e cogliere ogni opportunità per far crescere questo apprezzamento. Come possono i genitori insegnare ai figli ad apprezzare la comunità? Prima di tutto con il loro atteggiamento. Se i genitori mostreranno entusiasmo ed interesse verso la chiesa, molto probabilmente ritroveranno questi sentimenti nei loro figli. La Parola di Dio esorta i genitori a porsi dei traguardi per divenire buoni esempi per i figli.

Famiglia – 11) La famiglia e l’adorazione

danielaL’adorazione è estremamente importante per la famiglia cristiana e comprende la lettura biblica e la preghiera. Fondamentale è l’appuntamento con Dio attraverso la preghiera privata: “Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la tua preghiera al Padre tuo che è nel segreto, e, il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa. ” (Matteo  6:6). Lo studio della Parola e la preghiera personale ci danno la forza necessaria per vivere in pienezza la vita cristiana. Vedere un’intera famiglia adorare Dio in chiesa è bellissimo ed è testimonianza tangibile del giusto posto che Egli occupa all’interno del nucleo familiare e nelle sue relazioni.

Il culto familiare

Il culto in famiglia è importante sia per i genitori sia per i figli. Pregare quotidianamente in famiglia significa invitare Gesù nella propria casa come il benvenuto Signore di ogni giorno. Cosi come ci nutriamo fisicamente, necessitiamo altresì quotidianamente, lettura e meditazione della Parola, quale cibo per il nostro sostentamento spirituale. Leggiamo in Matteo 4:4: “Non di pane soltanto vivrà l’uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio”.

Famiglia – 10) La famiglia e il denaro

Tenteremo di esaminare gli obblighi finanziari alla luce delle Scritture, con l’intento di evitare di contrarre impegni finanziari che possano diventare troppo onerosi e trasformarsi così in vere e proprie trappole. L’amministrazione dei beni è un aspetto del servizio cristiano. Tutto ciò che disponiamo appartiene a Dio: “All’Eterno appartiene la terra, e tutto ciò che è in essa, il mondo e i suoi abitanti” (Salmo 24:1). Perciò non siamo proprietari, bensì amministratori, e non una quota parte, bensì tutto deve essere utilizzato secondo la Sua volontà per la Sua gloria.

Le proprietà che possediamo

I credenti necessitano che lo Spirito Santo rinnovi il loro senso dei valori. Una buona amministrazione del denaro e dei beni familiari sarà foriera di un buon andamento della famiglia e sarà d’esempio per i figli. Qualunque bene che la famiglia possiede deve essere a disposizione discrezionale di tutti i membri. E’ buono insegnare fin da piccoli ai figli a condividere i giocattoli e i piccoli risparmi, sollecitandone l’occasione di poterlo fare. I genitori devono anche preparare la famiglia a ripartire in modo appropriato il patrimonio fra coloro che rimarranno, quando uno dei congiunti sarà chiamato a casa dal Signore, evitando così il presentarsi di dispute a causa dell’eredità.

Famiglia – 09) Mantenere la famiglia unita

tremaniFin dalla creazione, Dio ha stabilito che marito e moglie mantenessero una relazione unica ed indissolubile per tutti i giorni della loro vita. Se da un lato la famiglia deve rimanere unita, dall’altro i figli devono progressivamente acquisire la propria autonomia e libertà per essere in grado, al momento opportuno, di lasciare la famiglia d’origine e formarne una nuova. Ogni membro della famiglia deve concorrere al perseguimento dell’armonia familiare, rispettando i ruoli ed i compiti che Dio ha assegnato a ciascuno.

I principi del vivere familiare

La vita familiare comporta impegno e responsabilità. La concordia deve essere stabilita e mantenuta tra i coniugi, i quali sono chiamati ad educare i figli. La scrittura, attraverso le parole di Salomone, ci testifica quanto conoscenza, sapienza e comprensione siano importanti per la riuscita di una famiglia. Leggiamo in Proverbi 24:2-3: “La casa si costruisce con la saggezza e si rende stabile con la prudenza”. La conoscenza implica l’aver appreso informazioni attraverso lo studio e l’esperienza. La sapienza implica il trarre profitto, utilizzando al meglio quanto appreso, applicandolo alla vita pratica.

Famiglia – 08) Come usare il tempo libero

Il credente è responsabile dell’uso del proprio tempo libero, ogni minuto del quale dovrebbe essere ben amministrato ed utilizzato per la gloria del Signore. Un importante compito dei genitori è insegnare ai figli un appropriato uso del tempo, delle energie e delle risorse.

L’uso appropriato del tempo libero

Il credente ha ricevuto l’onore di essere amministratore dei beni accordatigli da Dio, e tra questi non dobbiamo intendere solo i nostri beni ed i nostri talenti, bensì anche il nostro corpo ed il nostro tempo: “Non sapete che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avere ricevuto da Dio? Quindi non appartenete a voi stessi. Poiché siete stati comprati a caro prezzo. Glorificare dunque Dio nel vostro corpo” (I Corinzi 6:19-20).    Se è vero, come è vero, che il corpo è il tempio di Dio e la dimora dello Spirito Santo, risulta evidente che dobbiamo trattarlo con ogni riguardo, curarlo e proteggerlo affinché sia mantenuto nelle migliori condizioni per servire il Signore con efficacia.

Famiglia – 07) I problemi che scuotono la famiglia

I problemi dei genitori singoli
“Confidate per sempre nel Signore, perché il Signore, sì il Signore, è la roccia dei secoli” Isaia 26.4 Questo versetto è rivolto particolarmente a coloro che un giorno hanno accettato Gesù nella propria vita, perché solo chi ha fatto un’esperienza personale, dopo aver dato il proprio cuore a Lui, è in grado di capire, quanto Dio sia importante nella propria vita e realizza che Dio, e solo Lui, si prende cura di noi, della nostra casa e della nostra famiglia. In questo studio affronteremo il problema dei genitori rimasti soli, a seguito di due circostanze negative: la morte di uno dei due e il divorzio.  Il primo, seppur sconvolgente, è più accettabile perché fa parte del piano divino della vita (dopo l’ingresso del peccato), il secondo risulterà più drammatico perché scioglie il legame che Dio ha stabilito per la coppia per tutta la vita. In entrambi i casi, è necessario:

Famiglia – 06) Il dialogo nella famiglia

Gli scopi del dialogo
Quando dialoghiamo, trasmettiamo agli altri i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre idee, i nostri stati d’animo. Questo in una famiglia è di assoluta importanza. Capirsi l’ un l’altra richiede tempo; ma è un traguardo, per una coppia e per una famiglia cristiana, da raggiungere.
Fondamentale è parlare la stessa lingua e soprattutto avere la medesima fede. “Adiratevi e non peccate: il sole non tramonti sul vostro cruccio” (Efesini 4:26) Questo significa che, se nel nostro rapporto giornaliero vi sono stati scontri o espressioni in qualche modo offensive, è buona cosa fare la pace e perdonarsi prima di andare a dormire. Facciamo questo iniziando un dialogo e cercando di chiarire ogni incomprensione. Quando sentiamo suonare un duetto al pianoforte, non pensiamo che l’armonia che ne scaturisce, sia frutto di un affiatamento scontato degli esecutori, ma sappiamo bene che, per raggiungere certi risultati, siano richiesti grande impegno e preparazione da parte degli artisti.