
Il modo più diretto ed efficace di comunicare con Dio è la preghiera. Essa è indispensabile per alimentare il nostro spirito così come l’ossigeno è indispensabile per i nostri polmoni. Relazionarsi con Dio significa pregare. L’Apostolo Paolo ci incoraggia a presentare a Dio ogni nostra esigenza con atteggiamento di supplica e di ringraziamento. I discepoli pregavano, Gesù pregava, la Chiesa prega. La preghiera deve essere una delle principali attività di coloro che si professano cristiani. Essa è dinamica, esaltante, edificante, consolante e, soprattutto, deve essere dialogo. Dio ha un carattere, esprime la Sua volontà, ha dei sentimenti, ama avere comunione con i Suoi figli. Preghiera non è solo comunicazione ma è, soprattutto, comunione e chi prega deve realizzare che è dinanzi a Dio, Colui che parla e che ascolta. Siamo incoraggiati a pregare quando siamo nel bisogno sapendo che possiamo ottenere ciò che chiediamo nel nome di Gesù. Preghiamo per trovare consolazione e nuove energie, illuminazione e sicurezza per il futuro. Il più delle volte preghiamo per esigenze personali, sia terrene sia spirituali. Tuttavia la preghiera non è solo petizione, essa è soprattutto lode. La lode è l’atteggiamento che Dio gradisce e che ci permette di costruire un ponte di comunione tra noi e Dio.